CLIENTE | PROGETTISTI | ANNO | PROGRAMMA | SUP. INTERVENTO | STATO DEI LAVORI | UBICAZIONE |
Privato | Arch. Luca De Lorenzo | 2011-2015 | residenza unifamiliare in legno | 100 mq | completati | Fucecchio (FI) |
L’intervento di ristrutturazione edilizia prevede il recupero della sagoma esistente con modifiche alle falde di copertura. Un concept fortemente caratterizzato quindi dal vincolo planimetrico.
In particolare il corpo principale viene in parte rialzato e in parte ribassato con una rotazione delle falde di copertura sull’asse est-ovest. I corpi secondari al contrario sono coperti con copertura piana e individuano gli spazi della cucina , camera e lavanderia. Sotto la nuova copertura inclinata a due falde si dispongono l’atrio d’ingresso, il bagno ed il soggiorno.
La cucina ed il soggiorno saranno suddivisi con una parete attrezzata in parte aperta, al fine di mettere in comunicazione i due spazi e favorire l’areazione naturale degli spazi.
La nuova conformazione volumetrica permette la realizzazione di un immobile che tiene di conto delle caratteristiche climatiche, dei venti prevalenti e del soleggiamento delle pareti, dando inoltre un immagine contemporanea e contestualizzata adeguata ad una nuova residenza.
Il progetto vuole infatti enfatizzare il nucleo centrale tramite una finitura più semplice (intonaco e tinteggiatura) e allo stesso tempo creare, lato ingresso principale, una visuale più “graduale e dolce” grazie alla riduzione del suo volume dovuta all’arretramento della falda esistente.
I volumi secondari, nello stato attuale disposti perimetralmente in maniera caotica, vengono ricuciti tramite il rivestimento in legno delle pareti, il quale diventa brise-soleil verticale: ciò determina una ricomposizione planimetrica / volumetrica e la formazione di un filtro visivo di protezione verso l’esterno (soggiorno – pergolato lato ovest) che individua inoltre lo spazio tecnico per gli impianti.
Clima, temperature, venti prevalenti permettono valutazioni importanti sulla salubrità e disposizione dei locali, sullo sfruttamento delle caratteristiche climatiche del contesto analizzato. Casa Falchi viene progettata inserendo gli ambienti giorno a sud / sud-est e quelli notte ed accessori a nord / nord-ovest, ciò permette un buon comfort termo-igronometrico interno, di illuminazione naturale e di sfruttamento degli ambienti più utilizzati. La copertura a falde disposta sull’asse est-ovest segue la direzione dei venti prevalenti di zona, favorendo l’areazione naturale / trasversale della residenza. In particolare in essa viene inserito una finestra a nastro, apribile elettricamente , per favorire in regime estivo l’estrazione del calore durante la notte.
Temperature e umidità, in aumento negli ultimi anni, hanno portato alla scelta di un involucro efficiente: la trasmittanza del bio-pannello Incas di 24cm, permette infatti il raggiungimento della classe energetica B con elevati valori di sfasamento in regime estivo, garantendo comunque una buona traspirazione e controllo del vapore acqueo.
I diagrammi solari legati alla longitudine e latitudine permettono la definizione del soleggiamento e di eventuali ombreggiamenti non desiderati o in alternativa voluti, al fine di determinare sistemi passivi per ovviare a problemi di surriscaldamento delle superfici.
Le due pergole vengono infatti studiate per permettere un buon livello di illuminazione degli ambienti in regime invernale e una schermatura efficiente in regime estivo con l’ausilio di tende per esterni.
I sistemi schermanti verticali, in listelli di legno di larice, integrano e migliorano questo aspetto in estate nel tardo pomeriggio, quando l’altezza del sole è minima. Per la stessa ragione sono previsti un sistema di brisé-soleil a tetto per schermare la finestra a nastro della copertura esposta ad ovest: posizione e inclinazione delle lamelle ottimizzeranno l’ombreggiamento della superficie vetrata evitando il surriscaldamento.
Le scelte per il buon funzionamento della casa determinano quindi anche il suo valore formale, in questo caso i brisé soleil riconfigurano il volume a falde.
Lo studio delle superfici soleggiate ha determinato la scelta per l’area più idonea per lo sfruttamento dell’energia solare.
Parlare di bioedilizia e di materiali a basso impatto per l’ambiente è fattibile, ma realizzare un opera seguendo questo principio in maniera radicale non è altrettanto semplice: per certo il sistema INCAS, telaio in legno lamellare e biopannello, nel suo globale è altamente ecologico in quanto composto al 60% da agglomerato di sughero e per il restante 40% da legno listellare o lamellare (certificati BIO), che spesso viene fabbricato utilizzando anche legnami di scarto dimensionale. Ne consegue che il danno di deforestazione è veramente minimo.
Le produzioni di listellare, inoltre, hanno sì sede per lo più in nazioni lontane, ma tradizionalmente ecologiste, quali ad esempio l’Austria, la Norvegia e la Svezia, dove i pini o gli abeti, utilizzati per queste produzioni, provengono da pianificazioni forestali con taglio a ricrescita programmata.
Da mettere in rilievo, inoltre, la semplicità realizzativa della tecnologia costruttiva del legno, che prevede incastri / piastre e viti, e di conseguenza i ridotti tempi di esecuzione.
cantiere
Lo stesso approccio è applicato alla scelta dell’impianto termico più adeguato alle esigenze dell’ utenza e alle possibilità di sfruttamento dell’energie rinnovabili che il contesto e le volumetrie della residenza permettono.
Generare calore a bassa temperatura scegliendo come terminali i pannelli a pavimento di per sé è già un risparmio energetico: a ciò si aggiunge un generatore a biomasse come il pellet, un serbatoio di accumulo che permette di stivare una riserva di acqua calda utile sia per l’acqua calda sanitaria che per il riscaldamento a pavimento, ed il solare termico, la fonte energetica più adatta al tipo di produzione di calore.
In sintesi un sistema lineare che permette l’accumulo di energia dal sole e dalla biomassa e che poi viene usato nel tempo per il fabbisogno di energia primaria della casa.